montefiore conca

Montefiore Conca – il borgo

Montefiore Concamontefiore conca

Se la celebre casata nobiliare Della Rovere è nota per la tendenza mecenate-umanistica, che la portò ad ospitare a corte artisti e letterati, altrettanto nota è l’abilità bellica e la tendenza al dominio della casata dei Malatesta, Signoria che ampliò il suo territorio acquistando e costruendo centri e castelli in Romagna e nelle Marche, finché non salì al potere Sigismondo Malatesta, mecenate illuminato ed amante delle arti, che con il suo carattere tipicamente rinascimentale godette degli ultimi splendori della sua famiglia prima che questa venisse conquistata dei Montefeltro: una delle sue dimore preferite è l’imponente e suggestiva rocca malatestiana, che si trova a Montefiore Conca, il punto più alto della Valconca, punto d’incontro fra Romagna e Marche, da cui si può osservare tranquillamente la costa, da Ravenna fino a Fano e che proprio durante il “regno” di Sigismondo divenne un punto di riferimento per quanto riguarda l’ospitalità che regalava a principi e re (quali Sigismondo Re di Boemia e Imperatore, i Papi Gregorio XII e Giulio II e poi nobili e condottieri che avevano rapporti con i Malatesta), una rocca che sbaglierei a definire solo medievale, o romanica, o rinascimentale: in effetti porta elegantemente tutte queste caratteristiche perché, per quanto poco si sappia della sua antica edificazione, molto nota è invece la restaurazione intrapresa da Guastafamiglia Malatesta, l’ampliamento apportato poi da Sigismondo Malatesta (che preferiva soggiornare qui non solo per lo sfarzo umanistico, diciamo la moda dell’epoca, ma anche per tenere sotto controllo Federico da Montefeltro, suo nemico giurato).
Montefiore è non solo un borgo, o una fortezza, o la porta (Porta Curina: l’antico arco di ingresso alla fortezza) che ci porta ad essa, o la culla dell’unione di tombe di data impossibile da ricavare, ma un esempio di sublime kantiano, in quanto è simbolo di una natura intoccabile, rigida e fuori dal tempo, questo per l’imponenza e la soggezione che la sua rocca regala, per la composta religiosità del Santuario della Madonna Bonora, per gli affreschi che ancora mantengono il carattere giottesco e contemporaneamente si aprono agli stili del 400 (che si trovano nella Chiesa dell’Ospedale), per quella palpabile sensazione di viaggio nel tempo che le sue strade offrono accanto all’innovazione offerta dai suoi finissimi ristoranti e al senso rustico dei suoi agriturismi.

Eventi:
:: “Rocca di Luna” (Luglio)
Nella settimana di luna piena di luglio si svolge, ogni anno, Rocca di Luna. Tre giorni di festa in cui si alternano vari spettacoli e iniziative con teatro, musica, poesia, arte, animazione. Tutto il Borgo Antico, le piazze, le strade piu suggestive si trasformano in incontro, cultura e divertimento.
:: “La Sagra della Castagna” (Ottobre)
Appuntamento di ottobre (tutte le domeniche) con il frutto delle colline montefioresi. Castagne a volonta e cotte in tutti i modi, musica, balli, spettacoli, mercatino gastronomico e vino a piacere dalla fontana del paese.
:: “Il Presepe Vivente” (Natale)
In occasione del Natale le vie del castello diventano il palcoscenico della . I figuranti in costume le scene di vita quotidiana ricostruite in ogni angolo, fanno di questa rievocazione un appuntamento ormai conosciutissimo.


 

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